Le spese obbligate delle famiglie italiane continuano ad aumentare

A causa dell’inflazione spendiamo di più, portiamo a casa meno beni e la gran parte della spesa la facciamo per ‘vivere’ e spostarci. Secondo una stima dell’Ufficio studi della CGIA riferita al 2022 gli acquisti per alimentari, trasporti e per la casa sono stati pari al 59,6% sul totale della spesa mensile media di una famiglia italiana. Tra il 2021 e il 2022 le uscite per le spese obbligate della famiglia media italiana sono incrementate di 171 euro (+16,6 %), mentre quelle complementari languono.
In termini monetari significa che a fronte di una spesa mensile media pari a 2.016 euro, 1.202 euro nel 2022 sono stati ‘assorbiti’ dalle spese obbligate. 

L’incidenza delle spese alimentari è cresciuta del 3,8%

All’interno dei 2.016 euro, 265 euro sono ‘usciti’ per benzina-gasolio e spese su mezzi pubblici, 425 euro per manutenzione della casa e bollette di luce-gas e spese condominiali, e 511 euro per cibo e bevande analcoliche. A causa del rincaro dei prezzi registrato l’anno scorso, rispetto al 2021 si ipotizza che l’incidenza delle spese alimentari sia cresciuta del 3,8%. E nonostante nel 2022 l’aumento medio dell’inflazione si sia attestato attorno all’8%, in termini assoluti l’incremento delle spese non obbligate si stima nullo. In altre parole, si ipotizza che negli ultimi due anni per acquistare alcolici, abbigliamento/calzature, mobili, tempo libero, ristorazione, ricettivo, istruzione, sanità, cura della persona la famiglia media italiana abbia speso mensilmente 815 euro.

Nel 2022 crescita stimata del 59,6% per casa, cibo e trasporti

I dati per ripartizione geografica riferiti al 2021 segnalano come l’incidenza della spesa obbligata su quella totale sia più alta al Sud e nelle Isole rispetto alle altre aree del Paese. Ovviamente, la minore capacità di spesa delle famiglie del Mezzogiorno contribuisce in misura determinante a questo risultato. Va altresì segnalato che a partire dal 2017 l’incidenza delle spese obbligate sul totale cresce tendenzialmente fino a toccare la punta stimata per il 2022 del 59,6%. Secondo i dati disponibili al 2021 la spesa media più alta a livello nazionale è ascrivibile alle famiglie residenti nella provincia autonoma di Bolzano (3.116 euro). Seguono Lombardia (2.904 euro), provincia autonoma di Trento (2.791 euro), Valle d’Aosta (2.721 euro) e Lazio (2.712 euro).

Carburanti e pedaggi ammontano al 53% dei costi per i trasporti

Dalla disaggregazione delle tre voci che costituiscono le spese obbligate (casa, cibo e trasporti) emerge che la somma dei consumi per le bollette (luce, acqua, gas, rifiuti ecc.), per gli alimenti di prima necessità (pane, latte e carne) e carburanti (gasolio, benzina, pedaggi ecc.) ammonta a oltre il 52% della spesa obbligata media annua della famiglia italiana (pari a 1.202 euro). Le bollette, ad esempio, sfiorano il 54% dell’intero costo della voce Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili. La spesa per pane, latte e carne, invece, è pari al 50% della spesa totale per gli Alimentari e le bevande analcoliche. Carburanti e pedaggi, poi, ammontano al 53% della spesa totale della voce Trasporti.