Le abitudini tech degli italiani: meno device e poco informati su 5G

A quanto emerge dalla Digital Consumer Trends Survey 2022 di Deloitte, nel 2022 la percentuale di italiani che hanno avuto accesso ai dispositivi digitali è rimasta stabile. Quanto al 5G, se il trend di diffusione è in crescita resta la difficoltà a comprenderne l’effettiva portata. Tra i dispositivi più diffusi, gli smartphone, posseduti dal 94% degli italiani, e i computer portatili (83%). Seguono, con un certo distacco, tablet e pc desktop, dispositivi e-Reader e console da gioco portatili. Ancora ‘di nicchia’, i visori di realtà virtuale (8%), e i fitness band, mentre gli smartwatch sono l’unica voce in significativa crescita (più del 30%).

Cresce l’attenzione alla durata media dei dispositivi

Emerge la crescente attenzione alla durata media dei dispositivi, che porta ad allungarne il ciclo di vita e a ridurre gli impatti derivanti dalla produzione e distribuzione. Così, se da un lato un consumatore su due ritiene che le aziende dovrebbero esplicitare l’impronta ecologica dei dispositivi commercializzati, solo il 23% pensa che le aziende siano trasparenti relativamente al proprio impatto ambientale. E solo un consumatore su tre è disposto a pagare un prezzo maggiore per acquistare uno smartphone più sostenibile. Inoltre, gli italiani continuano a preferire uno smartphone nuovo, perché il tema della durata e della vita media di un dispositivo è tra le caratteristiche che guidano nella scelta di acquisto.

Internet: connettività fissa o rete mobile?

Tra gli italiani solo il 3% non ha accesso a internet a casa, mentre il 69% si appoggia a un fornitore di connettività fissa a banda larga tramite Wi-Fi. La restante parte si affida soprattutto a un provider di rete internet mobile. Tra chi ha scelto di avvalersi del servizio internet di un provider di rete fissa broadband, uno su tre dichiara che questo non fa parte di un pacchetto con altri servizi. Chi invece ha scelto di sottoscrivere un pacchetto, integra soprattutto la linea telefonica fissa, aderendo ancora a un modello ‘tradizionale’ di offerta di servizi di telecomunicazione. Meno frequente è l’associazione del servizio a banda larga con una connessione mobile (6%), così come ancora poco adottati i pacchetti che associano la connettività domestica ad abbonamenti come, ad esempio, servizi streaming e TV.

Solo il 9% utilizza con regolarità il 5G

Oggi sono ancora pochi gli italiani che utilizzano con regolarità il 5G: solo il 9% di chi possiede un telefono o uno smartphone.
Tra chi utilizza il 5G, riporta Adnkronos, il 38% non sa spiegare la differenza con il 4G (45% tra i giovanissimi), e tra chi possiede uno smartphone, il 44% non sa abbastanza sul tema. In alcuni casi, anche la copertura può rendere difficile l’effettiva fruizione del potenziale del 5G. E non mancano gli scettici. Tra chi possiede uno smartphone o un telefono, uno su cinque non ha un dispositivo che supporta il 5G e non è interessato ad averlo. Mentre il 15%, pur avendo un dispositivo che lo supporta, non ha acquistato un piano dati che lo include.