Estate 2022, la vacanza italiana è stata… in villa

La vacanza in case di lusso piace sempre di più ai nostri connazionali e soprattuto agli stranieri, che scelgono proprio questa modalità per vivere il nostro paese. A dirlo è l’ultimo osservatorio di Emma Villas, big italiano nel settore del vacation rental. In base ai dati di settembre, si scopre così che nei mesi estivi le settimane prenotate sono aumentate del 52%, mentre i turisti stranieri hanno totalizzato oltre l’86% di presenze, facendo segnare un vero e proprio record. Nel 2022 sono state oltre 7.200 le settimane prenotate da chi ha scelto una villa o un casale per le sue vacanze o momenti di relax. 

Le regioni preferite per la vacanza in villa

Casali, antiche dimore, ville di pregio: location bellissime, ma dove? Tra le regioni italiane, al primo posto per preferenze si piazza la Toscana, con 3.770 settimane prenotate e un indice di occupazione in alta stagione del 95%, al secondo posto, con oltre 1.200 settimane prenotate e un’occupazione delle strutture al 92%, l’Umbria. Completa il podio la regione Marche, con 434 settimane e un indice di occupazione che è arrivato al 92% in alta stagione. Ottimi risultati registrati anche per Sicilia ed Emilia Romagna, rispettivamente con 384 e 331 settimane prenotate. L’osservatorio evidenzia altri dati interessanti, come a esempio il tasso di occupazione al 100% registrato in Abruzzo.

Gli inglesi veri fan del Bel Paese

Quale sono i Paesi di provenienza dei turisti che scelgono l’Italia per le loro vacanze, utilizzando la formula del vacation rental? Al primo posto tra i clienti extra Ue si collocano gli inglesi (20%) e statunitensi (14%). Massiccia anche la presenza di visitatori dell’Unione Europea: i tedeschi, con il 15%, sono in vetta alla classifica, seguiti dagli italiani (14%), che provengono principalmente da Lombardia (42%), Lazio (14%) ed Emilia-Romagna (10%).

Costi sotto controllo e clima di serenità per proseguire la ripresa

“Il soggiorno in ville di pregio è ormai un’opzione consolidata per il turismo internazionale e nazionale e i dati di quest’anno ci rendono ottimisti. Allo stesso tempo, però, il nostro ottimismo viene scalfito dalla preoccupazione per l’attuale situazione internazionale: l’inflazione, e quindi l’aumento del costo della vita, dell’energia, dei carburanti, e anche il rincaro dei voli italiani e internazionali, ad esempio, non fanno bene a nessun settore, in particolare quello del turismo” commenta  Giammarco Bisogno, fondatore e ceo di Emma Villas. “Il rilancio di questo settore rischia di essere vanificato, qualora non venissero apportate delle misure efficaci, in grado di tranquillizzare la clientela nazionale e internazionale e i proprietari delle strutture, preoccupati dal rincaro dei costi di gestione”. E ancora:  “Il tema dei costi energetici è cruciale per mantenere questa ripresa”.