Come far emergere il proprio profilo nella ricerca di lavoro?

Quali sono i punti focali che più di altri intercettano l’attenzione dei selezionatori di personale? Come fa un’azienda a cercare il talento giusto tra tutti quelli iscritti sulle piattaforme online? InfoJobs ha analizzato il comportamento di oltre 5.000 aziende attive sulla piattaforma, di cui nel primo trimestre 2023 quasi 3.500 hanno cercato un talento sulla job board. L’obiettivo è scoprire come inizia il percorso di ricerca per il candidato perfetto, e quali sono le informazioni imprescindibili da inserire in un curriculum per superare il ‘rumore di fondo’. E far sì che si concretizzi la possibilità di accedere a un colloquio.

Gli elementi da non trascurare

Nonostante la crescita del lavoro ibrido, valido per molte professioni, ma non per tutte, la collocazione geografica è ancora oggi fondamentale. Le aziende partono proprio dalla prossimità del candidato rispetto alla sede aziendale per cercare il talento da inserire in organico. Inoltre, il dato serve alle aziende per capire la disponibilità a lavorare nelle province adiacenti al domicilio del candidato, o per gestire meglio le proprie risorse sul territorio e valutare eventuali trasferimenti o opportunità in filiali. Il secondo elemento focus è l’età. Ogni età porta con sé caratteristiche da valorizzare, dall’esperienza di chi ha molti anni di professione alle spalle a chi si sta affacciando per la prima volta al mondo del lavoro.
Il suggerimento è quello di non lasciarsi scoraggiare dal passare del tempo: ogni risorsa è principalmente una persona, quindi si può sempre provare a cercare una nuova opportunità lavorativa.

Indicare bene ruoli e professioni

Una volta stabiliti i confini in termini geografici e di età, le aziende proseguono nella ricerca del talento cercando tra le professioni. Per fare ciò si avvalgono di parole chiave che identificano la professione. Indicare bene ruoli e professioni facilita perciò l’esser trovati dall’azienda. Il suggerimento è utilizzare anche i sinonimi delle classiche professioni: sappiamo tutti ormai che ad esempio ‘commesso/a’ può avere diversi appellativi, come sales assistant o addetto/a vendite.

Categoria professionale e titolo di studio

Quando magari si pensa a più professioni, o in generale a un nuovo ruolo da inserire in un ramo particolare, l’azienda mira a osservare la categoria professionale di provenienza del candidato, basandosi soprattutto sulle ultime esperienze professionali o aspirazioni inserite nel cv.  Non è meno importante l’area di studio a incuriosire l’azienda. Le aziende, infatti, prestano attenzione a questa sezione per capire fin da subito i margini di crescita professionale all’interno dell’azienda, e quale ruolo possa essere di maggior interesse per il candidato in esame. Le competenze acquisite in anni di studio possono trovare corrispondenza nelle mansioni lavorative, o supportare e incentivare la formazione su uno specifico ambito. Mai sottovalutarle.