Challenge social, perchè è un fenomeno pericoloso per i ragazzi?

La Generazione Z, nata con uno smartphone in mano, è esposta a challenge social che possono rivelarsi anche molto pericolose. Sfide folli che arrivano da tutto il mondo, dato che la tecnologia non ha confini di connessioni. Tuttavia, ai giovani spesso mancano gli strumenti per gestire appieno questi mezzi così potenti. I ragazzi sono ancora in fase di sviluppo fisico e psicologico, il che li rende vulnerabili.
Tra le challenge più diffuse ra la Generazione Z, ci sono quelle legate al cibo.

La moda della Hot Chip Challenge

Una di queste sfide è la “Hot Chip Challenge,” consistente nel mangiare una patatina estremamente piccante senza bere o cercare di lenire il dolore. Questa gara folle ha provocato malori ed è accessibile anche ai minori, in quanto i prodotti vengono venduti online in confezioni a forma di bara. Uno studio condotto ha rivelato che circa il 6,1% degli studenti italiani tra gli 11 e i 17 anni ha partecipato almeno una volta a sfide sociali.
“Prove” legate al cibo sono particolarmente diffuse, spesso importate da altri paesi, grazie alla forte influenza della globalizzazione. Il cibo è un oggetto di sfida comune poiché è facilmente accessibile. Inizialmente, questi ragazzi potrebbero partecipare alle sfide per divertimento, sottovalutando i rischi associati.

Il pericolo dipendenza

Anche se le challenge in sé non costituiscono una dipendenza, sono pericolose e correlate all’uso distorto dei dispositivi mobili e dei social media. I giovani a rischio di dipendenza sono più inclini a partecipare a queste sfide. Tali comportamenti possono portare a problemi di ritiro sociale e dipendenza da social media o videogiochi.

Le sfide sono più comuni tra gli 11-13enni, mentre diventano meno frequenti nella fascia 14-17. I giovani sono influenzati dai loro coetanei, e questo può sfuggire al controllo dei genitori.
L’Italia mostra una maggiore prevalenza di problemi legati alle dipendenze e alle sfide sociali nelle regioni meridionali e insulari. È importante notare che i ragazzi di queste fasce d’età non sono completamente consapevoli dei rischi e che il cervello non è ancora completamente sviluppato.

Cosa può fare la famiglia

I genitori sono invitati a monitorare l’uso dei dispositivi mobili da parte dei propri figli e a limitare il tempo trascorso online, poiché la quantità di tempo è proporzionale al rischio. È essenziale instaurare una comunicazione aperta con i giovani per rilevare eventuali segnali di pericolo.
La prevenzione dell’uso distorto dei dispositivi digitali è cruciale, poiché il pericolo è reale, e l’educazione sull’uso responsabile dei dispositivi è fondamentale.