Approvata la Direttiva Case Green: quali sono le disposizioni? 

Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato la Direttiva Case Green, un importante passo verso un futuro a emissioni zero entro il 2050. La decisione, giunta dopo intensi negoziati e proteste politiche, è stata accolta con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti. Naturalmente, non sono mancate le polemiche da parte di chi ritiene gli obiettivi troppo stringenti.

Obiettivi della Direttiva

La direttiva stabilisce obiettivi ambiziosi mirati alla riduzione delle emissioni di carbonio nel settore edilizio. A partire dal 2028, tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero, estendendo l’obbligo ai nuovi edifici residenziali entro il 2050. Per gli edifici esistenti, sono previsti target di efficienza energetica che richiedono una riduzione dei consumi entro il 2030 e il 2035.

Più nel dettaglio, nell’ambito degli edifici residenziali esistenti, i consumi dovranno essere ridotti del 16% entro il 2030 e del 20% o 22% entro il 2035. L’obbligo di installare i pannelli solari riguarderà solo i nuovi edifici pubblici e sarà progressivo, dal 2026 al 2030. Dal 2040 le caldaie a metano dovranno essere eliminate e dal 2025 non sarà più possibile incentivarle. Non è invece passata l’ipotesi di introdurre classi energetiche armonizzate.

Gli incentivi previsti per adeguarsi

Per raggiungere questi obiettivi, i Paesi membri devono adottare misure per promuovere la riqualificazione energetica degli edifici. In particolare, tutti i membri dell’UE dovranno concentrarsi sugli edifici più energivori: sarà infatti necessario garantire che il 55% della riduzione dei consumi medi derivi dalla riqualificazione degli edifici meno performanti. Dl punto di vista pratico e operativo, la direttiva consente ai Paesi membri di adottare misure che prevedano la riduzione delle tasse, come le detrazioni fiscali fino ad ora utilizzate, ma anche forme di risparmio come lo sconto in fattura. 

Sono inoltre previsti fondi di garanzia. Tuttavia, si prevede che i nuovi vincoli della direttiva influenzeranno anche i bonus edilizi esistenti.

Tempistiche e procedimenti

Dopo l’approvazione del Parlamento Europeo, il testo della direttiva deve ottenere il via libera dal Consiglio europeo prima di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e diventare vincolante. I Paesi membri avranno poi due anni di tempo per recepire le norme della direttiva nei rispettivi ordinamenti giuridici nazionali. La Direttiva Case Green rappresenta un importante impegno verso la sostenibilità ambientale nel settore edilizio, delineando una roadmap chiara per ridurre le emissioni di carbonio e migliorare l’efficienza energetica degli edifici in tutta l’Unione Europea.