Vacanze estate 2022: quali sono le strategie per difendersi dall’aumento dei prezzi?

Per comprendere le scelte di viaggio e vacanza degli italiani, dal 2017 Ipsos conduce lo studio Future4Tourism. Ma quali sono le evidenze dell’ultima rilevazione?  Nonostante il Covid, che nel corso delle ultime settimane ha visto un’impennata del numero dei contagi, il protrarsi della guerra in Ucraina e il vertiginoso aumento dei prezzi, la voglia di viaggiare degli italiani si conferma forte, ed è in crescita rispetto al passato. Non rispetto ai 2 anni appena trascorsi, caratterizzati dalle restrizioni dovute alla pandemia, ma rispetto al passato pre-Covid, che per i mesi estivi raggiungeva quote di viaggiatori già rilevanti e che per l’estate 2022 si accrescono ulteriormente.

Oltre il 70% ha intenzione di viaggiare

Tra luglio e settembre 2022 il 75% degli italiani dichiara di aver intenzione di viaggiare, un dato in crescita di 3 punti percentuali rispetto all’estate 2019. Una crescita legata soprattutto all’incremento delle vacanze brevi-long week-end, mentre le vacanze di media-lunga durata, seppur in importante recupero rispetto all’estate 2020 e 2021, rimangono allineate ai periodi pre-pandemici.  L’alta propensione alle vacanze per l’estate 2022 non può però essere data per scontata, in quanto il contesto generale crea diversi e molteplici timori agli italiani. Ma le preoccupazioni per la guerra Russia-Ucraina sono diminuite rispetto alle prime fasi del conflitto, generando un ridimensionamento anche del loro impatto prospettico sulle vacanze estive 2022.

L’aumento dei prezzi si ripercuote sulle vacanze

Lo stesso non può dirsi per l’inflazione e l’aumento dei prezzi che rischiano di avere particolari ripercussioni sulle vacanze estive. In particolare, gli italiani affermano di non rinunciare a viaggi e vacanze, ma di contenere la spesa prevista. In prospettive, le strategie che gli italiani attueranno per difendersi dall’aumento dei prezzi relativamente alle loro vacanze estive saranno riduzione dello shopping, diminuzione dei giorni di vacanza, scelta di periodi meno costosi e riduzione della frequentazione di bar e ristoranti. Subisce un impatto minore il tipo di sistemazione, ma l’analisi dei comportamenti consente di affermare che è in atto una modifica delle scelte dei viaggiatori tra sistemazioni di tipo alberghiero (Hotel, agriturismo, B&B) a favore di sistemazioni di tipo privato (case e appartamenti).

L’Italia vince sulle mete europee ed extra-europee

Per quanto riguarda le destinazioni scelte per le vacanze estive 2022 siamo ancora lontani dalla situazione pre-pandemia. Si continua a rimanere in Italia più di quanto si facesse in passato. In lieve ripresa le mete europee, mentre i viaggi di lungo-raggio/extra-Europa rimangono ancora fortemente penalizzati. Relativamente al tipo di vacanza, per l’estate il mare resta la prima scelta, ma continua la buona performance delle mete montane. Una scelta nata durante la pandemia che si riconferma di anno in anno. Dunque, le vacanze per gli italiani sono davvero irrinunciabili. Le scelte sono però in continuo divenire. Monitorare e anticipare i cambiamenti della domanda appare quanto mai cruciale per costruire un’offerta che riesca a rispondere ai nuovi bisogni emergenti. Di cui spesso il consumatore-viaggiatore non è pienamente consapevole.