Sostenibilità: le donne sono più attente degli uomini

A confermarlo è lo studio Efficienza energetica e comportamenti individuali e comunitari in Italia: sono le donne a essere più virtuose rispetto agli uomini in fatto di sostenibilità. Lo studio, condotto dal dipartimento Psicologia Sociale dell’Università Statale di Milano e dal dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’Enea, evidenzia come oltre alle donne, a essere più attenti al tema della sostenibilità, sono i giovani più degli anziani, e chi vive in un condominio rispetto a chi vive in abitazioni singole. In particolare, l’analisi ha indagato quali sono i meccanismi psicologici che spingono ad attuare comportamenti efficaci nei consumi domestici da parte degli italiani. Comportamenti che possono aiutare a migliorare le politiche energetiche.

La percezione di efficacia delle proprie azioni individuali

Lo studio è stato condotto su un campione di famiglie in Lombardia, di cui sono stati esaminati azioni e interventi messi in atto negli ultimi cinque anni per ridurre la propria bolletta energetica, nell’ambito della campagna nazionale sull’efficienza energetica Italia in Classe A, promossa dal ministero della Transizione ecologica. E secondo lo studio la sostenibilità abita più nel gentil sesso, che a quanto pare ha una maggiore percezione di efficacia delle proprie azioni individuali. Il genere maschile invece è più scettico sul reale impatto dei comportamenti del singolo sul sistema sociale nel complesso. Le donne, ad esempio, indossano abiti più pesanti in inverno e utilizzano i grandi elettrodomestici a pieno carico convinte di ridurre i consumi energetici.

In un nucleo familiare spesso convivono diverse subculture energetiche

Lo studio evidenzia inoltre come all’interno di un unico nucleo familiare spesso convivano diverse subculture energetiche, derivanti da variabili come genere, età, tipologia di abitazione e impegno sui temi della sostenibilità. Gli anziani sono sensibili al risparmio di elettricità e acqua per finalità economiche, mentre i più giovani lo sono per un approccio più ideologizzato, con una maggiore cultura della sostenibilità, più aperta al cambiamento. Quanto alla mobilità sostenibile, riporta Ansa, è centrale per i dipendenti part-time, lo sharing (condivisione di servizi) e il risparmio energetico per i lavoratori autonomi, mentre la condivisione dei servizi è importante per i lavoratori dipendenti full-time.

Gli italiani sono tra i più consapevoli per consumi e scelte d’acquisto

Gli italiani in generale sono, comunque, tra i più sostenibili in Europa per scelte d’acquisto e consapevolezza sui consumi. Un sondaggio del Gruppo Bsh (azienda mondiale nel settore degli elettrodomestici) ha evidenziato come 9 italiani su 10 si informano sulle caratteristiche di sostenibilità prima e durante l’acquisto di un grande elettrodomestico soprattutto attraverso l’etichetta energetica del prodotto (60%). Ma anche attraverso la consulenza di un commesso (56%) o i siti di confronto online (53%). La sostenibilità influenza le decisioni di consumo di più di tre quarti degli italiani, collocando l’Italia al secondo posto in Europa dopo la Spagna.